L’indagine geofisica
Le prospezioni magnetometrica e geoelettrica hanno consentito di acquisire informazioni sulla presenza di cospicue strutture sepolte.
Nella porzione nord-orientale della terrazza sono evidenti le anomalie riconducibili a due grandi edifici. L’Edificio I, a nord, ha pianta apparentemente regolare ed è costituito da vani rettangolari, stretti e allungati. A sud l’Edificio II ha dimensioni maggiori, mura esterne più spesse e una pianta più articolata con corpi apparentemente scalati, che potrebbero estendersi su gran parte della terrazza orientale. I blocchi in granito visibili in superficie (structure I) appartengono probabilmente al lato nord-orientale di questo edificio.
Ben leggibile è anche una struttura a due o tre fila di ambienti paralleli che occupa un’area abbastanza esterna della terrazza nord-orientale, e che sembra caratterizzarsi per lo spessore del muro nord-orientale. Posizione e pianta permettono di identificarla come una porta tra file di ambienti ai suoi lati interpretabili come un possibile muro a casematte. Altre anomalie si leggono nella porzione nord della terrazza e sembrano identificare una struttura a uno o due vani, orientata nord-sud, dai muri assai spessi (in superficie è stata raccolta una cretula ittita). Tutta l’area sud-orientale della terrazza orientale è occupata da strutture apparentemente isolate, mentre nel settore nord-occidentale della terrazza le strutture sono di difficile lettura e definizione, ma dalla evidente densità e articolazione, che potrebbero appartenere a diverse fasi di occupazione.
La ricognizione geomagnetica della sommità del monticolo ha messo in evidenza il circuito murario di epoca tarda. Sul lato meridionale è visibile il grande Edificio III composto da ali di ampi vani e cortili. Alla base del monticolo la prospezione geomagnetica ha rilevato la presenza di una grande anomalia rettilinea, anch’essa di difficile lettura (muro o affioramento della roccia madre).